Skip to main content
Storie di vita

Vivere una “seconda” vita in attesa della “terza”

By 15 Ottobre 2021Gennaio 29th, 2024No Comments

L’esperienza di tutta la mia vicenda giudiziaria (che non sto ovviamente a raccontare) per me e la mia famiglia è stata veramente tremenda e pesante, dal punto di vista psicologico, emotivo e non ultimo economico.

Avrebbe però potuto essere davvero devastante se non avessi avuto la possibilità di entrare a Bollate.

Sono arrivato pensando di mettere in standby la mia vita per tutto il tempo di permanenza, invece mi sono accorto subito che avrei avuto la possibilità di vivere un “seconda vita” in attesa di poter ricominciare la “terza”.

Nonostante tutta la rabbia, la frustrazione e la paura, qui ho potuto mettere in campo la mia capacità di resilienza e adattamento, aiutato anche, fin dall’inizio della mia permanenza, dalla possibilità frequentare corsi importanti ed impegnativi (CISCO) e attività culturali/ricreative (biblioteca, palestra, conferenze, …); tutte le proposte dell’area trattamentale mi hanno supportato e aiutato.

Il trasferimento al Quarto reparto e l’opportunità lavorativa sono state poi la grande svolta che ha decisamente migliorato e stabilizzato la mia situazione.

In bee.4 mi sono sentito subito a mio agio, parte di un gruppo eterogeneo e accogliente, ho potuto esprimere il mio potenziale, organizzarmi il lavoro e imparare cose nuove; la routine quotidiana ha assunto un altro senso, quasi una sorta di normalità.

Qui ho sentito sempre di essere una persona, prima che un detenuto; il che è, e deve essere, chiaro e fondamentale per tutti gli ospiti!

Quali sono le cose importanti che questa esperienza ti ha dato?

La prima cosa importante è stato dare un senso al tempo trascorso dentro, che poi è quello che il lavoro fa sempre, anche fuori: dare un valore aggiunto alla vita.

E poi tanto altro.

La consapevolezza che anche dalla situazione peggiore possono nascere opportunità e cose positive.

La scoperta di un’attività a me totalmente sconosciuta, che non mi aveva mai interessato e che invece mi ha permesso anche di sentirmi utile e di poter aiutare le persone, cosa per me importantissima! Se avessi avuto più voglia di studiare mi sarebbe piaciuto avere un impiego nel sociale.

Gli attestati di stima da parte dei responsabili sono stati importanti per spronarmi a fare sempre meglio e del mio meglio. In questo modo mi sono sentito parte di un’organizzazione a misura d’uomo ma che non dimentica i risultati (altrimenti cosa lavoriamo a fare…)

L’occasione di contribuire economicamente alla mia famiglia, cosa davvero fondamentale per me, visto anche il supporto a tutto tondo che ho sempre ricevuto da loro.

Ultima, ma non ultima e importantissima la possibilità di restare tranquillo, centrato su me stesso, i miei obiettivi, le mie prospettive e, soprattutto, la mia famiglia!

Oggi sei fuori ma ti sei messo a disposizione di bee.4 per un periodo di lavoro da remoto per formare altri colleghi che stanno dentro perché lo fai?

Mi è venuto assolutamente naturale farlo, ci mancherebbe! Come ho detto questo lavoro è stato importante per me. Sono uscito da un momento all’altro (anche se abbiamo chiesto a giugno il provvisorio) e lasciare così poteva essere un problema per l’organizzazione. Quindi la cosa più ovvia era agire in questo modo anche per rendere meno brusco il distacco.

E, detto fra noi, è stato bello sapere che un po’ vi sarei mancato… una prova in più di essere riuscito a fare un buon lavoro, nel mio piccolo!

Se avessi potuto sarei anche entrato qualche ora al giorno come esterno per passare le consegne/conoscenze.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Dove ti vedi tra 10 anni?

Domanda difficile, al momento desidero solo godermi il presente, la mia famiglia, i miei amici. Ho questa nuova avventura lavorativa che mi aspetta, spero di essere all’altezza di tutti gli investimenti che hanno fatto su di me e della fiducia che mi hanno dimostrato.

I miei progetti credo siano un po’ quelli di tutti: una vita serena, un lavoro gratificante e dinamico, magari una mia famiglia.

Poi chissà se un domani la mia propensione all’aiuto non potrà esprimersi con del volontariato sociale, magari in un carcere…

Per ora cerco di continuare a seguire la strada che le parole di mia mamma mi hanno sempre indicato: nella vita ci vuole coraggio e compassione, tutto qui.

Un grazie di cuore a tutta bee.4!

F.