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Storie di vita

Sono entrato a lavorare in carcere …

Di Mirko

Ho 41 anni e da 16 mesi sono recluso nel carcere di Bollate, e ho avuto la fortuna di entrare a far parte della famiglia di bee.4.

Mai avrei pensato di trovarmi in carcere e non sapevo veramente cosa mi sarei dovuto aspettare. Fortunatamente quasi tutte le mie “aspettative” sulla vita in carcere sono state disattese. Questo grazie alla fortuna di trovarmi al momento giusto nel posto giusto. Dopo solo 1 mese e mezzo dalla mia carcerazione sono riuscito ad avere un colloquio di lavoro in cooperativa: mi sentivo abbastanza sicuro di me, avendo avuto già un’esperienza lavorativa di 5 anni simile al lavoro che mi si prospettava, ma come si dice mai dire mai.

È andata bene e ho iniziato la mia nuova avventura lavorativa, devo dire non senza difficoltà anche perché mi sono trovato ad operare nel mondo dell’energia che non conoscevo assolutamente o meglio solo quando arrivavano le bollette da pagare. Ho dovuto ripartire da zero, ho avuto la fortuna di avere accanto persone preparate che facevano questo lavoro già da tempo e mi hanno insegnato e dato un aiuto enorme, mi hanno fatto subito trovare a mio agio. Con il tempo ho conosciuto meglio i miei colleghi e loro hanno iniziato a conoscere me, il mio modo di essere e con il tempo abbiamo costruito un bellissimo rapporto di fiducia.  Entrando in confidenza bevendo un caffe o fumando una sigaretta ho ascoltato i racconti dei colleghi, di chi ha già avuto purtroppo più di un’esperienza in altri carceri e altre realtà, e sempre più mi sono accorto di quanto sono stato fortunato a trovarmi qui, entrando a far parte di questa famiglia, si proprio così, il termine giusto è famiglia, persone con cui passo 8 ore ogni giorno e con cui si è creato un rapporto di amicizia e fiducia.

Con il passare del tempo, fortunatamente sono riuscito a restituire con il lavoro quello che mi è stato dato, creando altre opportunità per le persone che, come me, si trovano a vivere un periodo buio della loro vita, ma che, grazie al lavoro, hanno la possibilità di sperare in un nuovo inizio.

Poter dare una nuova forma alla propria esistenza non è un percorso facile per nessuno, ma in questa esperienza ho trovato un ambiente sano, che dà la possibilità di poter impegnare il tanto tempo che abbiamo a disposizione, in modo costruttivo e positivo. Ho trovato un’opportunità di crescita e di un impiego vero, un guadagno in grado di poter aiutare chi mi sta aspettando fuori, non gravare ulteriormente sui miei famigliari e poter essere indipendente.

Sentendo i racconti di quello che succede nelle altre carceri in Italia, credo che sia davvero triste pensare che non ci siano vere possibilità di riabilitazione per noi detenuti, persone che hanno fatto uno sbaglio e vogliono rimediare o altre che non hanno mai avuto una chance e che finalmente possono recuperare e cambiare la loro vita.

Non posso che dire grazie a tutti quelli che ho incontrato in questa mia esperienza, e sperare che il modello possa essere replicato in altre realtà, dando ad altri la possibilità di cambiare la propria vita e  la detenzione, senza gettare via il tempo  che si trascorre in carcere. Spero di poter essere utile a bee.4 anche quando avrò scontato la mia pena, perché sono persone che mi hanno aiutato tanto e che non dimenticherò.

Grazie Mirko