Storie di bee.4 – Gianluca
“Quando sbagli, non colpisci solo te. Colpisci anche chi ti ama. Colpisce tua mamma che non ti può vedere. Tuo padre, che pensa di averti cresciuto in un certo modo. Tuo fratello, che ti prendeva come un idolo.”
Gianluca ha quasi 31 anni, è di Messina e da quasi due anni è impegnato in bee.4, all’interno del carcere di Bollate, come operatore nel
customer service.
Fuori aveva una casa, un lavoro, degli amici. Anche l’amore. Poi ha perso tutto: “Oggi mi guardo allo specchio e mi dico: svegliati. Hai un valore che non dipende da come appari. Circondati delle persone giuste.”
In bee.4, Gianluca lavora con clienti reali, risponde al telefono, gestisce contratti, risolve problemi tecnici e umani: “Mi definisco un risolutore… fa parte di me. Sentire qualcuno dall’altro lato che è in difficoltà, trovare la soluzione e chiudere la chiamata con un grazie sincero… è una gratificazione enorme.”
Conosce bene il peso del pregiudizio, ma non si rassegna: “Se sei detenuto, sei segnato. Ma anche chi ha sbagliato può avere un passato e delle potenzialità da riscoprire. Non fate di tutta l’erba un fascio. Chiedetevi perché uno ha sbagliato e se c’era qualcosa che si poteva fare per evitarlo.”
Vi invitiamo a guardare l’intervista completa su YouTube: