Ci sono aspetti per cui potremmo essere in qualche modo “riconoscenti” a questa emergenza sanitaria.
Alcuni concetti stanno vivendo un’accelerazione legata all’evoluzione della condizione pandemica, come il nuovo modo di intendere la sede di lavoro, la mobilità e lo stesso orario lavorativo.
L’esigenza di ridurre gli spostamenti e il bisogno di assicurare continuità alle attività di impresa, hanno contribuito a sgretolare alcuni fondamenti del rapporto di lavoro come eravamo abituati ad intenderli.
Anche nel carcere di Bollate abbiamo dovuto far fronte al problema della #businesscontinuity, individuando nuove soluzioni per salvaguardare i servizi resi verso l’esterno dal #contactcenter e tutelando le esigenze dei clienti.
Da qui nasce il progetto per la #remotizzazione delle postazioni di lavoro dei servizi di BPO all’interno delle stanze detentive.
Una novità assoluta per il sistema penitenziario, resa possibile grazie all’evoluzione tecnologica che consente di limitare la fruibilità della connettività wifi secondo standard di massima sicurezza.
Un sentito ringraziamento all’Amministrazione Penitenziaria che ci ha dato modo di intraprendere questo percorso sperimentale.